Roma, 14 apr. (askanews) – Ansie, paura per il futuro nostro e dei nostri cari. Incertezza su come riusciremo ad affrontare la tanto attesa “fase due” dell’emergenza coronavirus con la parziale ripresa delle attività, quando ci troveremo a uscire di casa dopo decine di giorni di isolamento, non solo per fare la spesa. Non sappiamo ancora come sarà e cosa sarà permesso. Ma di sicuro avremo più libertà.

Domitilla Zerbinati, psicologa-psicoterapeuta specializzata in terapia relazione integrata: “Psicologicamente nella fase uno quello che abbiamo affrontato è stato da una parte un grande senso di oppressione per le regole che ci sono state imposte e, sebbene condivise per un bene superiore comprensibile, ci hanno privato di gran parte della nostra libertà, ma dall’altra parte queste regole ci garantivano e il rispetto di queste regole ci faceva sentire più protetti”.

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